Lei correva perchè era in ritardo, con la borsa in mano attraversò bruscamente la strada e riprendendo fiato pensò dentro di sè che una sorpresa in fondo non ha tempo, specie se inaspettata.
Così entrò in quella stanza piena di specchi e subito lo vide. Non la sua immagine riflessa, vide proprio lui e gli sorrise.
Fu un attimo, solo un attimo.
Forse la turbavano perchè non era ancora abbastanza forte per sapere quale direzione prendere. Non sapeva se fosse stata più saggia la strada dell'azione o quella dell'attesa.
Lei ripensava a quegl'occhi e a quelle mani e sapeva che avrebbe desiderato un gesto in più per sapere come muoversi.
Ma capitava che lei ripensasse a quegl'occhi chiari e a quanto le avevano donato in quel poco tempo.
A quanto il volto di lui sapesse parlare senza che le labbra si muovessero.
Così si sedette, e restando a piedi nudi, lo cercò con lo sguardo, anche se, se fossero stati soli, lei avrebbe voluto dirgli tante cose.