mercoledì 30 luglio 2008

Se un uomo sa di fumo....

Da una conversazione semiseria con un'amica via msn, è emerso che a me piace l'uomo che fuma.

Ok ok, non manderò un messaggio salutista, che il fumo faccia male lo sanno tutti e tra l'altro le sigarette costano un sacco, però dato che a me qualche sigaretta rilassa, mi è capitato di trovare uomini che non volevano baciarmi perchè sapevo "di carta bruciata"....ooohhh....

Che poi voglio dire, con una gomma alla menta tutto passa... O NO????


E quindi dicevo, l'uomo che fuma forse mi comprende di più (bastasse una sigaretta..hihi) e poi, dico a voi ragazze, volete mettere il fascino testosteronico di un maschio che sà di tabacco e profumo?

Per me è fortemente afrodisiaco...


Uno che porta di tanto in tanto la sigaretta alle labbra mentre guida o mentre si chiacchiera, o meglio ancora, dividerne una dopo l'amore.


E poi lo dice anche lei...


"Quando fumi c'è in te un che d'irresistibile.."

giovedì 24 luglio 2008

Cambiata

Mi sono resa conto che è troppo tempo che non scrivo qualcosa qui sopra.

Chiacchierando con un'amica, che giustamente diceva che la scrittura spinge all'introspezione e alla riflessione, mi sono resa conto che forse ora come ora, è proprio questo che non voglio: fermarmi a riflettere.

Perchè se lo facessi mi renderei conto di quante cose, troppe, non hanno senso. Ma per ora mi va bene così..


Qualche sera fa una discussione con un caro amico che diceva che sto cambiando troppo...vero.


Ma se la mia evoluzione comporta un cambiamento di pelle più forte, più dura, ben venga.


Non posso che esserne felice e soddisfatta. Era ora.


Ho voglia di avere la testa più leggera e quel pizzico di adrenalinica trasgressione che poi colora i miei 24 anni.

Il resto, quello che sono, quello in cui credo, quello che spero un giorno di vivere, lo so solo io.

Pensare troppo fa solo che male e inquina i momenti stessi della Vita, parlo per esperienza.

Allora ci si deve lasciare andare, in un fluire fiducioso di passi, piccoli o lunghi, con la musica che in quel momento è la più adatta a me, con la persona giusta o la più sbagliata che esista, ma tutto si deve incastrare con i miei tasselli. I miei soltanto.

giovedì 17 luglio 2008

Sara e Francesco


Stamattina pensavo che allora è proprio vero che l'Amore non ha età e che il Destino a volte gioca coi nomi o magari sta scritto in essi.

All'asilo dove lavoro e dove sono contentissima di stare, ci sono dei piccoli amori, che poi forse è errato dire "piccoli" rapportandoli solo all'età..insomma l'Amore è Amore.

Dicevo, ci sono due fidanzatini, uniti, quanto pestiferi e litigiosi.

Sara e Francesco.

Dieci anni in due, bellissimi e puliti come si è solo a quell'età.

Sara ha lunghi capelli biondi e occhi grandi e Francesco una faccia da schiaffi e baci, di quelle che da grande gli faranno correre dietro un sacco di ragazze.

Litigano, si gonfiano di botte tant'è che alle volte devo dividerli... "Stop it!!!!" sempre a gridare 'sta frase mi riduco.

E mi trovo in mezzo a loro che pretendono la loro ragione, che si aggrappano alle mie gambe credendomi più stabile di loro.
"...lui mi ha detto questo, lei mi ha detto quell'altro.." é cosi che si inizia allora?Da piccoli...

Poi sorrido....mi ritorna in mente la mia stessa voce e gli occhioni entrambi lucidi dei bambini.
"Sara e Francesco, stop it please".

Litigano, piangono e poi fanno pace.


E all'inizio credevo fosse Francesco quello più "forte", prepotente, ma non credo sia cosi...piange anche lui quando, nelle loro ancora limpide modalità, si fanno male.


Le raccoglie i fiori nel giardino e con le mani occupa una sedia per lei.

Sara invece è premurosa, quella caratteristica che se ce l'hai fin da piccola, da grande ti renderà unica, o forse troppo esposta al rischio di dimenticarti di te stessa.


Però sono belli così Sara e Francesco. In un mondo che è tutto il loro, che dal di fuori sembra incomprensibile...ma in quegl'occhioni, che proprio stamattina mi hanno detto "maestra, noi da grandi ci sposiamo", dev'essere celato una sorta di mistero, un qualcosa che solo loro due sono in grado di comprendere.

martedì 15 luglio 2008


Che poi sbarri gli occhi all'improvviso e passi dal sonno alla veglia in un lasso di tempo cosi breve che nemmeno riconosci casa tua, che senti solo il cuore che ti batte impazzito in un posto lontano dal suo vero posto...e sudi freddo e hai caldo e ti manca l'aria e ti alzi in piedi ma qualcosa ti opprime...cos'è?


E allora ti fai aria da sola e ti prendi per mano e ti accompagni fuori di casa ma la sensazione di essere sola camminava con me. L'ho scacciata via prepotente ma mi guardava in faccia, cinica.

Mi parlava di illusioni e sentimenti confusi, di paure ancestrali che forse, mai si seppelliranno.


Era un grido silenzioso che in parte ho ascoltato.


Mi rendo sempre più conto che è troppo difficile prendersi cura di se stessi. Sono in grado di accudire bimbi di pochi mesi, di parlare un'altra lingua ma poi faccio fatica ad abbracciarmi e a decifrare i miei stessi pensieri.


Perchè?


Voglia di passeggiare sul lungomare al tramonto...ma da sola, anzi no, con me stessa.

sabato 12 luglio 2008

Tornata!

Mi sono allontanata un bel pò dal blog...un pò di problemi che sembravano esser sorti per guastare tutto e invece no.

Mi sono disintossicata dal mondo virtuale per immergermi totalmente, andando anche con la testa sotto, nella Vita vera. Non che questa non lo sia, insomma, dietro queste parole c'è comunque qualcuno che le scrive ma bisogna fare attenzione, bisogna dare un peso (specifico o meno), a volte riderci su e scrivere dei cazzi propri il meno possibile.

Ho imparato...

Mi sento cambiata in maniera impressionante, è come se avessi fatto un sacco di strada in pochisimo tempo, un pò come quando in autostrada non c'è nessuno e il piede preme un pò di più sull'acceleratore.

Ho corso troppo, ne sono consapevole.

E continuo a correre...ma allora ho imparato o no?Dilemma..chissenefrega, intanto vivo.

Vivo la mattina quando aspetto l'autobus per andare a lavoro e poi arrivo in anticipo e porto sempre un libro con me, vivo abbracciando i miei bimbi e ricevendo da loro un Universo che molti "adulti" si sono completamente dimenticati.

Vivo ridendo con un'amica, tutte e due mezze brille, sui pantaloni troppo aderenti di un uomo, vivo ballando ormai più leggera. Leggera nella testa, leggera perchè l'altra sera provavo una presa e ho capito che per quanto lo desideri faccio proprio fatica a fare il salto, quello bello grande che mi porta su su su....

Forse non mi fidavo del tutto delle braccia che, tese, mi aspettavano poco distanti. Forse. Ma in realtà non mi fido più delle braccia di nessuno anche se ogni tanto mi ci abbandono, ritrovandomi dopo un pò coi pugni inconsapevolmente stretti stretti, a trattenere o ad attaccare.

Rido molto di più di me stessa, delle mie figuracce, rido degli uomini che ho capito basta una maglietta aderente con scritto sul seno " 50% single" che subito ti vengono a chiedere chi è l'altro 50%.

E' un riso amaro...

.......

Rido di gusto quando scopro che mi sono venuti a prendere sotto casa in bici e allora devo sedermi in pizzo, facendo attenzione, ma le gambe le incrocio comunque perchè fa chic, tanto mico guido io....

E poi perdo un sandalo e bisogna fermarsi per riprenderlo e rido ancora di più.

E poi abbiamo fatto tardissimo e la mattina per svegliarmi un caffè solo non è bastato.

E poi finalmente arriva venerdì e abbiamo ballato fine alle 4 e poi un cornetto e un cappuccino e tante chiacchiere ci hanno trattenuto fino alle 5 e 30..


E' per tutte queste cose che sono mancata. Le ho appena abbozzate con tratti leggeri di matita, i colori poi, li metterò col tempo e da sola.

venerdì 4 luglio 2008

Occhi al cielo

C'è che poi mi ritrovo a scrivere e nemmeno io so cosa voglio dire.

Che ce ne sarebbero tante di cose da dire, da raccontare...

é venerdì finalmente, alle 13 e 30 lascio il mio posto di lavoro molto più leggera, con la canottiera chiara colorata da acquerelli e da sorrisi di bimbi. I miei bimbi.

Infilo i miei occhiali da sole e penso ad un sacco di cose...alla strada che ho fatto per arrivare dove sono oggi, alle persone che ho incontrato e poi perso, a chi mi ha voltato le spalle e a chi invece c'è sempre stato. Penso che mai come in questo periodo mi sento coraggiosa.

Che poi il coraggio nella Vita significa essere fedeli a se stessi, non tradirsi mai..significa sapersi perdonare e poi rialzare, significa non rinunciare.

Ecco, sto in pace con me stessa.. riesco a perdonarmi, da poco anzi pochissimo, verso gli altri ancora non riesco...ci vorrà tempo. Forse.


E allora il mio coraggio in questo momento mi dà tanta forza. Mi basta ricordare a me stessa quanto sono, quanto dico, quanto dò e con quanta intensità. E non me ne frega niente se ho sempre pagato prezzi alti per come sono..io non mi svendo cosi come nn voglio che nessuno mi regali nulla.


Oggi,tutto il resto è solo rumore sordo di fondo che a volte ancora tenta di trascinarmi verso il basso.

Ci sono già stata laggiù, ora voglio vedere quant'è bello il cielo...

Che poi, qualsiasi cosa accada mica smette di esistere. Il cielo intendo.