lunedì 27 ottobre 2008

Tutto più chiaro che qui

Queste calde e inusuali giornate di ottobre mi stanno facendo venire voglia di andare al mare.

Quest'anno, per svariati motivi, non l'ho proprio visto. Ricordo il mare ligure, dell'altranno, ma non so perchè, non è la stessa cosa.

Poi, il mare d'inverno mi piace particolarmente. Mi piace quand'è inaspettatamente calmo o al contrario, incazzoso e scuro. Quand'è un tutt'uno col cielo carico di pioggia.

Mi piace.

C'è un tiepido raggio di sole che supera le tende della finestra e mi impedisce di vedere bene lo schermo del pc. Forse mi invita, dispettoso, ad uscire.

Concludo il post. Avrei tanto da dire e altrettante cose da chiedere. Ma non qui, o perlomeno, non più.






"Ma tu, dimmi cosa vedi adesso tu...dimmi che è tutto più chiaro che qui.."


giovedì 23 ottobre 2008

martedì 14 ottobre 2008

Freddo, rumore e malinconia

Abbasso il suono assordante che nel mio torace fa l'effetto di una cassa di risonanza e cerco di riportarmi ad un fluire sereno di pensieri. Ho bisogno di mettere ordine nei cassetti della mia Vita, perchè ho paura che a lungo andare non ritroverei me stessa.


Penso a quello che sto vivendo questo periodo, se vale la pena lottare o abbandonare le dita in un pugno aperto e esanime. Molti dei miei disperati tentativi, negli ultimi mesi, si sono rivelati gesti che hanno portato via solo fiato e forze.


Penso che di tante piccole storie a riempire buchi qua e là, non ne ho avuta una intera.


Sembra che io viva nel limbo della metà, dove tutto viene vissuto come a tempo determinato.

Mi basta già il mio lavoro precario a non farmi proiettare troppo a lungo con i progetti e le speranze.


Ma siamo precari anche nei sentimenti?


Me lo chiedo già da un pò...Potrei agire e ricominciare e ricambiare, di nuovo, direzione. Oppure stare ferma, immobile, vigile. Quest'ultima ipotesi mi costerebbe meno fatica, forse.

lunedì 6 ottobre 2008

....Sara





Mi chiamo Sara, alcuni mi scrivono Sarah, avrò a breve 24 anni.


Sono figlia ribelle di un dolore matrigno, ho un intuito folle e felino. Qualche amore alle spalle a riempire vuoti qua e là.


Amante dell'Arte in ogni sua forma, giocoliera delle parole ed equilibrista nella Vita.

domenica 5 ottobre 2008

Emmenomale!




Arriva il giorno in cui capisci perchè certe cose sono andate in un certo modo e per me quel momento è arrivato pochi istanti fa.

Tutto è stato chiaro e dev'esserci qualche entità che mi protegge dal'alto e che mi ha salvata da certa feccia.

Quando si vuole offendere una donna si sà dove si va a parare, quale terminologia si usa.
Ecco, quando si arriva a quel punto si scoprono realmente le persone.
Si svela la loro vera natura. La bassezza del loro spirito e la mancanza di spessore.

Insomma, dopo un'affermazione del genere, o meglio, un imperativo che in altre circostanze si poteva anche gradire, penso che di fronte ho una nullità.
Mi difendo ovviamente, non nego di avere una buona dose di aggressività, ma poi passato il momento, sono certa che la pesantezza di certe affermazioni ritorna al mittente come un pugno in piena faccia. Di quelli che ti spaccano il setto nasale.

Ma il mio sollievo è una sensazione meravigliosa. E ora sto benissimo così. Sorrido e faccio spallucce. Contemporaneamente.

Penso però che è vero che i rapporti mordi e fuggi a sto punto siano più produttivi. Una sorta di equazione matematica dove l'esporsi poco è direttamente proporzionale alla poca delusione.
Insomma, il Principe Azzurro, può aspettare...nel frattempo, tutto quello che viene è Vita, dove impari che la cattiveria è propretà insita nell'uomo ma per fortuna, ci sono anche persone che brillano di luce propria.

mercoledì 1 ottobre 2008

Senza titolo

Vengo continuamente fraintesa.
Le mie parole assumono un peso quando escono dalla mia bocca per poi cambiarlo improvvisamente quando vengono male interpretate da altri.

Tra l'altro, essendo le parole il mezzo che abbiamo per comunicare insieme al linguaggio non verbale, faccio sempre attenzione a quelle che uso e le carico di valore.
Non c'è mai il peso giusto. O pesano troppo o diventano aria fritta.

E' come se le persone partissero con una sorta di preconcetto e basandosi su quello modellassero le mie parole a loro piacimento. Cosi forse tutto diventa più facile, più gestibile.

Ecco allora che Sara diventa quella che vuole una storia seria (proprio adesso???naaaa), Sara è troppo diretta nel bene e nel male ( evviva, dico io) Sara è troppo diversa per ( se non me lo chiedi non puoi saperlo).


Che palle.

Allora smetto di chiarire i miei pensieri quando dall'altra parte c'è chi pensa di sapere tutto o più semplicemente simula manovre strane e cambi di percorso quando i discorsi si fanno scomodi.

Forse, se vi fermaste ad ascoltare un pò di più rischieremmo di capirci. Ma è un rischio che fa paura. E in base a questo pensavo ad una cosa, giusto stamattina: sono la persona più coraggiosa che io conosca.